mercoledì 16 marzo 2016

Recensione Girl runner di Carrie Snyder

Lo scorso 10 marzo, abbiamo adocchiato l'uscita di Girl runner, il romanzo della canadese Carrie Snyder, finalista del Rogers Writers' Trust Fiction Prize e vincitrice del libro dell’anno di Amazon. Un romanzo tradotto in oltre 15 paesi e che grazie alla collaborazione con la Sonzogno Editori abbiamo avuto modo di leggere; questo libro che ci racconta la storia di quella che è stata definita una protagonista dal carattere audace e straordinario.
«Ricco di immagini e perle di saggezza, il romanzo di Carrie Snyder cattura magistralmente i sentimenti di una donna atleta, indipendente, con la passione della corsa» Publishers Weekly


«Una scrittura, apparentemente lieve e sussurrata, momenti poetici, capace di trasportare nel mondo quotidiano delle eroine femminili di Alice Munro» La Vanguardia


Titolo: Girl runner

Autrice: Carrie Snyder

Casa Editrice: Sonzogno Editori
Data di pubblicazione: 10 marzo 2016

Genere: Contemporary Romance




Trama: La ragazza che correva, si chiama Aganetha Smart e, nel 1928, conquistò la medaglia d'oro per il Canada alle Olimpiadi di Amsterdam. Ma chi si ricorda più di lei e della sua gloria passata, ora che vive sola e abbandonata in una casa per anziani? Eppure, un giorno, la sua tranquilla routine viene interrotta dalla visita di un ragazzo e una ragazza, desiderosi - almeno così dicono - di farsi raccontare la sua storia e girare un documentario sulle sue imprese sportive. Con il corpo debole ma la mente pronta a un'ultima avventura, Aganetha si lascia così caricare in auto e trascinare via. Man mano che il viaggio la conduce verso i luoghi della sua infanzia, nelle brumose campagne dell'Ontario, i ricordi di Aggie (come la chiamavano affettuosamente in famiglia) invadono la scena, si accavallano, raccontando una vita movimentata e intensa. I numerosi personaggi del suo lontano passato tornano così a esistere, più presenti dei vivi che la circondano: c'è Aganetha bambina e poi adolescente che, insieme alle sorelle, impara a conoscere il mondo dei grandi; c'è la Prima guerra mondiale, che si porta via tanti giovani; c'è la scoperta del talento atletico e quell'allenatore che eccita la sua voglia di primeggiare; ci sono i tormenti dell'amicizia femminile e poi quelli del primo amore; infine c'è la donna adulta, alle prese con scelte di vita che non sempre si collocano nel solco della propria epoca. Oltre a una trama ricca di colpi di scena, è la voce narrante di Aganetha a sedurre e ipnotizzare il lettore, con le sue emozioni, la sua forza d'animo e quella speciale generosità che la porta a entrare in contatto con persone molto diverse da lei. Solo quando il suo viaggio si avvia alla conclusione, Aggie scopre che i due giovani che sono venuti a cercarla non sono quel che dicono di essere, e conoscono un segreto che lei non ha mai rivelato a nessuno.
«Per tutta la vita non ho fatto altro che andare da qualche parte, mirando un punto fisso all’orizzonte che sembrava non avvicinarsi mai. All’inizio l’ho inseguito con abbandono, con fiducia, poi con una certa frustrazione, con dolore, e ancora più avanti con la lucidità di un’artista della fuga. Ormai è troppo tardi per fermarmi, anche se corro solo nella mente, per abitudine»



Spesso recensire un libro risulta essere difficile in quanto grava la grandissima responsabilità di parlare bene o male del libro in questione. In questo caso un solo aggettivo non può bastare. Dire che Girl runner è un libro Memorabile, è riduttivo. Indimenticabile e Straordinario possono avvinarsi all'idea ma solo con Toccante e Struggente riusciamo quasi a rendere l'idea di come ci troviamo davanti ad un'eccellente opera letteraria.

Lo ammettiamo, non conoscevamo la storia di Aganetha Smart, e così a primo impatto leggendo l'opera non sapevamo neanche se fosse una storia vera o frutto dell'immaginazione dell'autrice. Solo andando avanti con la lettura abbiamo scoperto che quel nome e cognome sono fantasia e al tempo stesso il vero insieme di quello che hanno dovuto soffrire tutte le donne che sono sempre rimaste all'ombra della storia.

Sappiamo che quel cognome "Smart" è una gran bella coincidenza o forse solo destino o forse un indizio dell'autrice. Un aggettivo che ricalca e richiama in maniera urgente la voglia di emergere grazie appunto all'intelligenza e l'audacia. Essere Smart: essere svegli, abili, brillanti, rapidi, veloci, acuti. Una parola che si ricollega al titolo e alla sua intera trama e che potremmo definire "a smart pace", dall’andatura veloce perché la nostra Aggie ormai giunta alla straordinaria età di 104 anni vive sola in un ospizio circondata da anziani come lei abbandonati a sé stessa.

Aggie è sola; è sopravvissuta a tutti e tutto nel corso della sua lunghissima vita... Una vita che la vede essere una donna moderna, forte e determinata la cui voglia di riscatto è stata così elevata e forte da vederla nel 1928 protagonista di una vittoria che le è stata possibile contro ogni aspettativa. Angie ha conquistato il mondo intero semplicemente correndo. Inseguendo la sua più grande passione: Correre!

Fin dalle primissime pagine si viene catturati e immersi in una lettura nostalgica, indubbiamente commovente e capace di inondarvi di una dolce malinconia per la vita di questa donna memorabile che ha contribuito a cambiare le sorti del genere femminile. Nel lontano 1928 non era da tutti riuscire ad abbattere gli stereotipi e voler emergere con le proprie passioni, tantomeno se si era una donna. Ma Aggie c'è riuscita e non senza pochi sacrifici nonché rinunce e una buona dose di malelingue che la giudicavano remando contro.

La voce narrante della 104enne Aggie ti conquista con straordinaria tenerezza fin dal suo ingresso nella narrazione. Ci ha ipnotizzate e commosse in modo quasi imbarazzante.
Il suo sapersi raccontare ha un fascino e un potere incantevole sia per le sue perle di saggezza, sia per la dose di ottimismo che la contraddistingue ai suoi ormai cento anni suonati. 
C'è una magia che rievoca il senso stesso che racchiude la vita. Amore, passioni, speranze, sacrifici, delusioni, vittorie e poi cosa resta?

Girl Runner è un Capolavoro di straordinaria sensibilità che vi emozionerà turbandovi nel profondo. Un libro che merita un posto nella vostra libreria... Un libro che tutti dovrebbero leggere e consigliare.

Un cammino nel passato, dove grazie ad una scrittura sublime quanto sensibile e delicata e con una prosa affascinante, veniamo a conoscenza dell'intera vita di Aggie. Di lei bambina, con i suoi sogni e poi ancora testimoni della sua adolescenza con le sue incertezze e speranze. Fino ad arrivare al coronamento del suo sogno: vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Amsterdam.
Numerosi sono i personaggi che ritroviamo in questo libro perché sono tutti portati a testimoniare l'intera vita di Aggie che si racconta in continui flashback grazie all'idea di un film/documentario sulla sua vita da sportiva.

Un viaggio a ritroso tra passato e presente che si fonde tra vecchi e nuovi protagonisti con al centro sempre lei: Aganetha del passato verso la donna che è nel presente. Il giusto tributo per la vita di una donna che è stata l'emblema del successo in un'epoca dove alla donne non era poi così ovvio che spettassero diritti innati. Un romanzo triste, malinconico, ma proprio per i temi trattati e per la sensibilità con cui sono stati descritti risulta essere memorabile e indimenticabile.

Ecco come l'autrice ringrazia noi lettori "Il mio ultimo grazie va a tutte le runner del mondo, sia che corrano con il corpo che con lo spirito. Che il sentiero possa essere vostro." Ma grazie a te Carrie Snyder, capiamo perché questo libro abbia vinto il premio Amazon come miglior libro dell'anno. La Snyder ha saputo dar voce alla vita di una donna che racchiude all'interno della sua stessa vita, delle sue speranze e i suoi successi e delusioni, la vittoria di ogni donna sia essa nata un secolo fa che in questo nuovo millennio.

Inventando e raccontando la storia di Aggie ha dato vita e voce alla storia di ogni donna!!! Grazie Carrie Snyder!







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